L’ESTATE ROMANA A PARTIRE DAL GRA

DOPO LE APERTURE DI OPEN HOUSE, DAL 20 LUGLIO AL 4 AGOSTO PROMETTE DI FARCI VIAGGIARE COSTANTEMENTE RESTANDO IN CITTA’,   E’ LA III EDIZIONE DI VIAGGI NEI PARAGGI A CURA DI OPEN CITY ROMA

Manifesti d’autore come iconiche porte d’accesso a 68 km di esplorazione anulare della città, urban game, tour reali e virtuali guidati dallo sguardo narrante di altre culture sulla capitale. Si viaggia a piedi, in macchina, in bici, attraverso onde sonore e codici a barre bidimensionali. Si viaggia costeggiando le sponde del Tevere, tra i mari di Roma, lungo le mura papaline e a bordo del #tram19 con workshop letterari ad hoc.

Parafrasando Baricco, lungi dall’esser una stazione a se stante, ogni tappa di Viaggi nei Paraggi è parte di un sistema passante che rimanda a prossime sequenze d’esperienza dentro, intorno e attraverso l’autostrada urbana di Roma.

Irrompe nell’Estate Romana con un cosiddetto urban game, nella fattispecie una Battuta di caccia al tesoro, a squadre, all’interno di Villa Phamphilj, la III Edizione del Festival Viaggi nei Paraggi, che ci lascia interagire con storia, architetture e curiosità della residenza estiva dei principi Torlonia, attraverso un format divertente ed interattivo che avrà inizio, smartphone alla mano, presso la Biblioteca Villino Corsini, del circuito Biblioteche di Roma.

E’ solo una delle modalità alternative che Viaggi nei Paraggi propone per riscoprire la città eterna con una programmazione per lo più in presenza ma che si porta dietro i format sperimentati con successo in pandemia quali podcast, qr code, live streaming: “Per questa edizione – racconta la curatrice, l’Architetta Laura Calderoni abbiamo declinato il tema del viaggio di chi resta in città in maniera molto concettuale, a partire proprio dal Grande Raccordo Anulare inteso come limes per i romani, luogo di frontiera tra il dentro e il fuori la città, da dove ogni viaggio parte ma che è esso stesso un viaggio. Da qui l’ Opera Manifesto illustrata da Alessandro Acciarino, in arte H501 (codice alfanumerico fiscale identificativo di chi nasce a Roma), non si tratta solo di 500 manifesti distribuiti per la città allo scopo di pubblicizzare l’evento, ma di portali dotati di QR Code attraverso cui accedere ad una serie di materiali multimediali che cambiano ogni giorno (file audio, video dell’Istituto Luce, letture tratte da Sacro Gra) tratteggiando diversi itinerari lungo il raccordo oltre che le tappe storiche della sua stessa costruzione”.

“Avevo sempre pensato all’idea di illustrare il raccordo e con la proposta di Open City per Viaggi nei Paraggi è arrivata l’occasione perfetta per ragionare più approfonditamente su questo anello di distribuzione del traffico cittadino che prendiamo da e per la città – racconta l’Arch. Alessandro Acciarino aka H501 – il GRA è l’unica autostrada che ha un nome, come le consolari degli antichi romani ma al contempo è anche l’unica autostrada che non porta da nessuna parte se non a Roma. Il punto illustrato sul manifesto non esiste – continua – vediamo la strada, una struttura per i cartelli che non è in quel punto lì e c’è la diga di Castel Giubileo che non si trova vicino a nessuno di questi elementi, in più sullo sfondo ho aggiunto anche dei pini marittimi, perché se penso a Roma, specie in estate, su strade come la Cristoforo Colombo, la prima cosa che facciamo e cercare l’ombra di un pino”.

Alessandro Acciarino è un architetto romano specializzato in interior design: nel 2015 fresco di laurea, inizia a ritrarre con disegno grafico alcuni edifici di Roma Sud semplicemente alla ricerca di una modalità di rappresentazione personale per partecipare ai concorsi. Si ritroverà negli anni (quasi a sua insaputa) oltre che con uno stile riconoscibile e riconosciuto, a dar anima e luogo ad un progetto illustrativo, H501, che oggi risponde ai canoni di una precisa cifra artistica maturata insieme a se stesso e che connota ogni suo lavoro: “A Roma – spiega Alessandro – salvo che tu non risieda nel centro storico, la vita si sposta su altri assi e ognuno ha i suoi luoghi affettivi, edifici di riferimento, dove viva e lavora, monumenti casuali della città:  la piazzetta dove incontri gli amici la sera prima di partire per le serate, l’uscita del raccordo che man mano che ti avvicini inizi a sentirti a casa. Ecco io disvelo Roma e le sue icone del quotidiano con l’empatia di chi a Roma ci abita e a quei luoghi, a quegli edifici, lega ricordi e momenti del proprio vissuto”.

E intorno al Gra si viaggia anche attraverso onde sonore, dall’agro romano del Divino Amore alla porpora di Saxa Rubra, dall’incompiutezza emblematica della Vela di Calatrava alla Regina Viarum, lungo il popolare anello viario che deve il suo nome all’ Ing. Eugenio Gra e che ci racconterà Roma con un podcast in 33 uscite!

Voce e suono saranno viatico per un ulteriore viaggio con SONAR LIVE: “Per ogni edizione abbiamo curato un itinerario lungo la cinta muraria di Roma – continua l’Architetta Calderoni – siamo partiti dalle mura aureliane nel 2020, poi è stato l’anno delle mura serviane e adesso il focus è sulle mura papaline, quindi quelle intorno al Vaticano e una parte delle mura gianicolensi, che stanno a Porta Portese, attraverso cui raccontare la storia urbana, come la città si è espansa e perché le porte rappresentavano l’inizio di un viaggio, attraversandole si usciva dalla città. La scelta di esplorare Villa Pamphilj non è stata casuale, trattasi di una residenza fuori porta”. Ma la storia della città ce la racconta anche il suo fiume, oltre ai manifesti infatti, dotati di QR Code saranno anche una serie di cartoline le cui URL rimanderanno invece ad un altro asse viario non meno importante per i romani, quello fluviale: dall’Isola Tiberina a Ponte Sublicio, ripercorrendo l’infrastruttura di navigazione del Tevere, con i suoi porti, approdi e magazzini che punteggiavano il fiume, la via di comunicazione più famosa di Roma.

Anche la tre giorni di workshop con Strategie Prenestineprosegue la  curatrice – si configura come un viaggio simbolico della città, attraverso  una selezione di letture sul tema del viaggio lungo i binari del tram n. 19 che da Piazza Risorgimento arriva a Cento Celle, raccontandoti tutta Roma passando per i Parioli”. Una ricognizione letteraria della metamorfosi cittadina nel tempo e nello spazio, quella in cui ci condurrà il fertile gruppo di lettura di Roma Est che si concluderà con un’esposizione fotografica presso lo spazio poliedrico di Industrie Fluviali nel quartiere Ostiense.       

E dal tram scendiamo e proseguiamo a piedi con le visite guidate che ci offrono una prospettiva della città vista dall’altro e dall’altrove ad iniziare con un viaggio nell’architettura islamica della più grande Moschea d’Europa, che fonde insieme più modelli di Moschea (Maghreb, Spagna, Turchia) inserendo elementi della tradizione romana: “Sarà lo stesso IMAM Nader Akkad a farci un’introduzione su quelli che sono i caratteri religiosi della Grande Moschea di Roma – prosegue Laura –  poi abbiamo coinvolto lo stesso Prof. Ribichini de l’Università La Sapienza, architetto che ha lavorato al progetto e il Dott. Tecchiato del Centro Islamico d’Italia. La peculiarità di questi tour – continua a spiegare la Calderoni – è la presenza di una persona madrelingua e comunque appartenente ad una specifica cultura che guida il percorso. La III edizione di Viaggi nei Paraggi vede la collaborazione con l’Academia de España a Roma e quindi a condurre l’ itinerario, che nella fattispecie si avvale di un interprete LIS, sarà il punto di vista del poeta spagnolo che ha vissuto a Trastevere ad esempio e racconta la sua visione della città e l’incontro tra la cultura spagnola e Roma che passa per l’arte, l’architettura. E poi c’è la lente della letteratura americana ad offrire una peculiare rilettura del centro storico grazie all’intervento di un bravissima ricercatrice nell’ambito di una partnership con la University of Notre Dame Rome Global Gateway.

In ultimo, ma non per importanza, i tour on line, che ci consentiranno di viaggiare nel tempo e nello spazio: quello aereo per esempio con un’interessante ricognizione delle aviorimesse e aeroporti romani. E dal volo al viaggio interstellare è un attimo: “A partire dalla tensione dell’uomo verso lo spazio rappresentata in molte opere d’arte, dagli affreschi di Raffaello all’interno delle stanze vaticane raggiungeremo le stelle con l’intervento di una architetta e di astronomo” conclude Laura Calderoni. E visto il caldo torrido di questa estate 2022 l’occasione di refrigerare corpo e menti sarà gradita attraverso un tour virtuale delle architetture termali degli antichi Romani fino alle più contemporanee Spa.

Attività ed itinerari di Viaggi nei Paraggi sono gratuiti con prenotazione obbligatoria, per scaricare le mappe navigabili e udibili e visionare il programma basta andare sul sito www.viaggineiparaggi.it

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